Ampia adesione al webinar tenutosi nei giorni scorsi per illustrare la nuova Legge regionale (19/2021), che riguarda la semplificazione in materia urbanistica ed edilizia per il rilancio del settore delle costruzioni e la promozione della rigenerazione urbana e del contenimento del consumo di suolo “Veneto cantiere veloce”.
L’incontro, organizzato dall’Assessorato all’Urbanistica e Territorio della Regione del Veneto si è svolto in diretta dalla sede di Rovigo della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo con oltre 1200 collegamenti via zoom oltre agli accessi alla diretta streaming online su youtube del sito della Camera di Commercio Venezia Rovigo.
L’incontro è stato aperto dai saluti del Presidente della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, Massimo Zanon ed è proseguito con gli interventi dell’Assessore regionale all’urbanistica Cristiano Corazzari, dalla Presidente II° Commissione Consiliare Silvia Rizzotto, dai consiglieri regionali del Veneto Stefano Valdegamberi, Marco Zecchinato, e da Salvina Sist, Direttore Direzione Pianificazione Territoriale Regione del Veneto.
Approvata dal Consiglio regionale a fine giungo 2021, il testo legislativo tra i suoi obiettivi ha la semplificazione dei procedimenti amministrativi urbanistici ed edilizi per la riduzione di oneri e adempimenti a carico di imprese, Comuni e cittadini, il tutto nel pieno rispetto della normativa regionale sul contenimento del consumo del suolo, dell’autonomia degli enti locali e con la dovuta attenzione alla sostenibilità ambientale degli interventi.
“Veneto Cantiere Veloce – ha spiegato oggi, l’Assessore regionale Cristiano Corazzari, rivolgendosi ai vari ordini e categorie professionali in collegamento – nasce in rapporto al ‘Decreto Semplificazioni’ del Governo, voluto per rafforzare le strutture amministrative e accelerare le procedure” rispetto al “Piano nazionale di ripresa e resilienza. Durante la pandemia e il lockdown, il settore edilizio è stato fortemente colpito e penalizzato anche nella nostra regione, con pesantissime conseguenze per tutta la filiera, formata da aziende edili, studi professionali e aziende fornitrici di materiali. La legge regionale si pone dunque come obiettivo di semplificare gli interventi nel settore edilizio favorendone così il rilancio e, con esso, la ripresa economica e produttiva anche della Regione Veneto, in particolare puntando ad agevolare la rigenerazione e l’efficientamento del patrimonio edilizio esistente”.
“A caratterizzare il provvedimento regionale – ha aggiunto l’Assessore – è la “variabile tempo”: diviene prioritario e determinante semplificare e garantire tempi sempre più veloci, allo scopo di restituire fiducia a chi vuole ancora investire in questo settore, assicurando così occupazione e sviluppo per tutta l’economia veneta”.
“Puntiamo alla semplificazione e allo snellimento degli interventi nel settore edile-urbanistico – ha continuato l’Assessore – favorendo tempistiche più veloci nelle nuove costruzioni e nella rigenerazione urbanistica, in modo da sviluppare più ottimismo per nuovi investimenti e per il rilancio del settore”.
Accanto al Superbonus 110% del Governo, con questa Legge regionale si favoriscono nuove modalità di calcolo delle volumetrie edilizie, per il perseguimento di maggiori livelli di coibentazione termo acustica o di inerzia termica; sul tema delle varianti urbanistiche consente ai Comuni di adottare e approvare la rettifica di errori cartografici, le modifiche alle norme tecniche, ecc… Permette sempre ai Comuni di valutare la concessione, a determinate condizioni, dell’occupazione gratuita di suolo pubblico, finalizzata alla realizzazione degli interventi di isolamento termico delle pareti nel caso di edifici esistenti a confine con spazi pubblici. Prevede il mutamento rilevante della destinazione d’uso ed ogni forma di utilizzo dell’immobile o della singola unità immobiliare diversa da quella originaria, purché non riguardi la categoria residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale, commerciale, rurale. Inoltre, sempre nell’ottica di riqualificare il patrimonio edilizio attraverso procedure amministrative semplificate concede, all’interessato, di chiedere di eliminare le opere abusive mediante la loro demolizione.