Da oggi il Veneto torna in zona gialla e in molti sperano che questo sia il primo passaggio di un lento, ma graduale ritorno alla normalità. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, in una lettera ai cittadini della Regione dice: “Siamo su uno spartiacque: da domani si passa da un periodo di responsabilità collettiva con regole imposte dall’alto, a una responsabilità soggettiva, dove ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte con un forte appello alla propria coscienza“.
Insomma, va bene l’ottimismo e l’entusiasmo, ma Zaia ricorda che “sono soltanto due gli scenari che abbiamo di fronte. Il primo è di accompagnare la società fino alla totale remissione del contagio, grazie al rispetto di poche semplici regole e alle vaccinazioni che porteranno a una graduale immunizzazione di gregge. Il secondo ha i contorni di un ritorno nell’abisso dell’epidemia, nella fase buia della reinfezione“.
L’appello che rivolge quindi ai Veneti è quello della prudenza. Intanto in molti già nei giorni scorsi si sono tirati su le maniche e hanno preparato le proprie attività per riaprire in sicurezza. Baristi e ristoratori, minuti di metro, hanno sistemato i tavolini all’aperto sperando di poter finalmente riprendere il servizio. Sperano appunto, perché oggi in gran parte delle nostra Regione il meteo si è messo di traverso.
Di seguito riportiamo le nuove regole in vigore per effetto del nuovo decreto del governo
- Scuole di ogni ordine e grado aperte in presenza. Alle superiori in presenza da un minimo del 60% a un massimo del 100% degli studenti.
- Rimane il coprifuoco alle 22, almeno fino al 31 maggio.
- Sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori; fino al 15 giugno, però, è possibile tra le 5 e le 22 un solo spostamento una volta al giorno verso un’abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni (fino a 18 anni) sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Gli spostamenti tra regioni gialle dal 26 aprile sono liberi, non serve autocertificazione.
- Aperti ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena” nel rispetto degli orari del coprifuoco e dei protocolli di sicurezza: la circolare del Viminale ribadisce che il rientro a casa deve avvenire entro le 22.
- Ancora chiusi nel fine settimana i centri commerciali.
- Restano per ora chiuse palestre e piscine. Consentito lo sport all’aperto, anche di contatto, e dal 15 maggio 2021 consentite le attività delle piscine all’aperto. Le palestre riaprono dal 1 giugno.
- Riaprono al pubblico cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.