Quella del futuro di Venezia “è una sfida per tutti, perché le soluzioni che troviamo qui possono essere pilota per altri – dice Luigi Brugnaro, sindaco della città lagunare, nel suo intervento al festival del Foglio -. Da 30 anni si parla di turismo di massa. La Rai ha fatto un servizio su Venezia che sta morendo negli anni ’50. Da allora non si sa quanta gente viene a Venezia, noi li stiamo contando. I picchi giornalieri con 20-30mila persone in più di quelle che la città può contenere sono troppi”.
Brugnaro è tornato, tra l’altro, sulla questione tornelli: “Noi ormai abbiamo fatto passare un concetto culturale, tutto il mondo ci ha scritto che va bene, quello della prenotabilità della città. Se no, per libertà, ognuno fa quello che vuole e c’è il caos. Ma abbiamo il problemi degli arrivi giornalieri, come riusciamo a limitare gli arrivi? La proposta è mettere i tornelli. Se ci sono altre soluzioni bene, ma fino adesso, in 5 anni di dibattito, non è arrivato niente“.
“Questa cosa non l’ha fatta nessuno al mondo e ci sono altre parti nel mondo che hanno questa necessità, per sicurezza, per i cambiamenti climatici – ha sottolineato ancora il primo cittadino -. Questa potrebbe diventare una grande sfida per tutti, nessuna boria da parte nostra. Non è semplice trovare soluzioni, lanciamo una grande campagna di idee su come contingentare, dobbiamo andare nel pratico per una Venezia vivibile ma prima deve venire fuori una soluzione intelligente”.