Dopo una sconfitta, la riflessione porta nuove prospettive. Eusebio Di Francesco vede il futuro del Venezia con ottimismo, tra sfide e miglioramenti in vista del derby contro il Verona.
Subito dopo la sconfitta all’Olimpico contro la Roma, la rabbia era l’emozione dominante per Eusebio Di Francesco. È una reazione normale quando si perde una partita in cui si sentiva di poter fare di più. Ma, col passare delle ore, la visione si è schiarita e il tecnico del Venezia ha iniziato a notare anche le cose positive emerse da quella partita. “A freddo e ragionando, ho visto tante cose buone”, ha detto. Non è solo una frase di circostanza, ma un modo per motivare la squadra a continuare su questa strada, con fiducia e determinazione.
Di Francesco sa bene che ora la vera forza è dare continuità a quello che si sta facendo, anche se ammette che non sarà affatto facile. Il suo approccio è chiaro: non si tratta solo di gestire le sconfitte, ma di capire come far crescere il gruppo in modo costante. Durante la conferenza stampa alla vigilia del derby con il Verona, il tecnico ha parlato con trasparenza. “Ho visto una squadra che ha creato tante difficoltà alla Roma, siamo stati fastidiosi”, ha detto con un pizzico di orgoglio. Ma il cammino è lungo, e “ci vuole del tempo per arrivare dove voglio”, ha aggiunto, sottolineando che il suo obiettivo è mettere i giocatori nelle migliori condizioni per esprimere il massimo del loro potenziale.
Non sono mancati gli aggiornamenti sulla situazione degli infortunati, un tema sempre delicato per ogni allenatore. Altare e Yeboah, due pedine importanti, sono in fase di recupero, ma ogni decisione verrà presa solo dopo l’ultima rifinitura. Di Francesco ha usato parole più decise per Duncan, specificando che “ha una massa muscolare importante”, e proprio per questo è altamente improbabile che possa essere della partita. Il tecnico spera di poterlo recuperare durante la prossima sosta, un momento cruciale per lavorare su molti aspetti.
Guardando al Verona, l’avversario del prossimo impegno, Di Francesco sa bene che non sarà una partita facile. Descrive il Verona come una squadra “aggressiva, di gamba”, e l’atmosfera del Bentegodi come ostile e difficile, ben consapevole di come i tifosi veronesi sappiano essere un fattore in casa. Il tecnico ha anche fatto riferimento alla loro recente prestazione contro il Torino, dove, pur ridotti in dieci uomini, sono rimasti competitivi e in partita fino alla fine.
Ma c’è un aspetto su cui Di Francesco vuole insistere con i suoi ragazzi: la capacità di leggere i momenti della partita. È una qualità che richiede tempo e allenamento, ma può fare la differenza nelle gare più equilibrate. “Dobbiamo crescere in questo”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di capire quando accelerare e quando invece gestire.
Un tema su cui si sta lavorando molto, e che Di Francesco ha toccato, sono le reti subite su calci piazzati. La squadra ha provato diverse soluzioni, tra cui marcature a uomo e miste, cercando il sistema che renda i giocatori più a loro agio. La chiave sarà superare la paura di commettere errori e affrontare queste situazioni con maggiore sicurezza. “Non dobbiamo avere la paura addosso”, ha detto in chiusura, con la determinazione di chi vuole portare il Venezia a migliorare su ogni aspetto del gioco.
Con una squadra in crescita e un allenatore che non si arrende alle prime difficoltà, il Venezia si prepara ad affrontare il Verona con la voglia di dimostrare il suo valore.
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