Oggi, fino al 3 ottobre la Fiera di Verona apre le porte del Marmomac, quest’anno in versione digital edition, importante fiera del settore che si riconferma centrale nel panorama internazionale.
Per sostenere una filiera che in Italia conta 3 mila aziende e vale 2,6 miliardi di euro, di cui 1,8 di
export, la rassegna veronese lancia il progetto “Marmomac Re-Start 2020”. Si tratta di un’edizione
speciale di rilancio per il comparto lapideo nazionale verso la “nuova normalità” del post-emergenza Covid-19.
Il mondo dei marmi, graniti, tecnologie di lavorazione e design, infatti, è stato messo a dura prova dal lockdown, dopo un 2019 che già si era chiuso in contrazione, facendo segnare un -7% alle esportazioni di prodotti lavorati made in Italy.
L’obiettivo di “Marmomac Re-start 2020” è quindi proporre ad espositori e visitatori specializzati un format fieristico a misura delle rinnovate esigenze di business e internazionalità, sicuro
dal punto di vista sanitario, con maggiori servizi e tariffe di partecipazione personalizzate.
“Con Marmomac Re-Start – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –
vogliamo assicurare alla più importante community mondiale del marmo di cui siamo promotori da
55 anni, un’edizione 2020 in totale sicurezza e nel segno del rilancio, per ripartire insieme a clienti,
espositori e operatori, rispondendo alla sfida che il settore è chiamato a raccogliere. Si tratta di una
scommessa del sistema-Verona e più in generale del sistema-Paese, affinché la ripresa per
l’industria lapidea parta dall’Italia, dove Veronafiere organizza l’evento leader”.