Il controllo di vicinato a Rovigo, già attivo nel quartiere San Bortolo, diventa operativo anche nelle scuole del capoluogo con l’obiettivo di combattere lo spaccio di droga grazie all’ausilio di volontari e all’installazione di nuove telecamere. Un supporto ulteriore per le forze dell’ordine reso possibile grazie alla sigla di un doppio protocollo del Prefetto di Rovigo, Maddalena De Luca, e il sindaco Edoardo Gaffeo, alla presenza del Questore Raffaele Cavallo, del comandante provinciale dei Carabinieri, del colonnello Antonio Rizzi e del colonnello Dario Guarino comandante provinciale della Guardia di Finanza.
“Il comitato di Sicurezza pubblica ne ha riconosciuto la valenza, ed hanno superato il vaglio Ministero dell’Interno – ha evidenziato il Prefetto – oggi procediamo con la firma, ma è l’inizio di due protocolli per la sicurezza urbana dei cittadini, strumenti che integrano quella che è la normale attività della forze dell’ordine”.
Non si tratterà di giustizieri con le divise che fanno la ronda, ma di cittadini che svolgeranno il controllo di vicinato dopo essere stati formati dalle forze dell’ordine. Di fatto avranno il ruolo di osservatori, segnalando ad un referente quanto visto, il quale valuterà e se lo riterrà necessario chiamerà le forze dell’ordine.
Per questo progetto, il Comune di Rovigo ha ottenuto il finanziamento governativo per l’installazione di nuove telecamere nelle scuole, immagini che saranno a disposizione delle forze dell’ordine per valutare comportamenti anomali, soprattutto per combattere lo spaccio nei luoghi particolarmente sensibili.
“La sicurezza è una priorità e un diritto – ha sottolineato il sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo -, questa Amministrazione sta lavorando in maniera attiva e fattiva a supporto delle forze dell’ordine e del Prefetto, i due progetti entrano in uno schema di questo genere. La sicurezza è una responsabilità comune e un bene comune”.