L’Antitrust ha dato il via libera alla fusione Agsm-Aim. L’Autorità garante della concorrenza ha deciso di non avviare l’istruttoria per verificare che l’aggregazione tra le multiutiliy di Verona e Vicenza non desse luogo a concentrazioni tali da far scattare posizioni dominanti sui mercati di riferimento.
Per l’Authority, infatti, l’operazione non comporterebbe la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza. Dall’integrazione, che prenderà avvio il prossimo anno, nascerà un gruppo da 1,5 miliardi di ricavi, 150 milioni di Ebitda e che impiega oltre duemila addetti.
A ricoprire l’incarico di presidente sarà il veronese Stefano Casali, mentre il vicepresidente sarà l’attuale amministratore unico di Aim Gianfranco Vivian. A Vicenza spetta anche scegliere 3 membri del Cda: secondo alcune indiscrezioni i due posti vacanti – oltre a quello di Vivian – potrebbero essere di persone legate a Fratelli d’Italia (dunque in pole c’è Eleonora Garzia) e di figure vicine al sindaco, Francesco Rucco. In ogni caso, le nomine non dovrebbero arrivare prima della prossima settimana, assieme alla ratifica delle figure indicate da Verona. Dopo la piena operatività della nuova società, i consiglieri entreranno formalmente a far parte del consiglio di amministrazione all’incirca entro la fine del mese di gennaio.