Vicenza ambisce a diventare Capitale italiana della Cultura 2024 e per questo ha avviato l’iter per la sua candidatura, che verrà poi formalizzata l’anno prossimo. Il passaggio successivo, a breve, sarà quello di tracciare un progetto di massima e di costituire un comitato di indirizzo per la stesura del dossier da presentare per la candidatura.
L’anno scorso, l’amministrazione Rucco aveva già avviato il progetto denominato “Vicenza Città bellissima”, come propedeutico alla candidatura di Capitale della Cultura, gettando così le basi per un progetto importante e condiviso tra le diverse forze della Città, con l’obiettivo di unire competenze e potenzialità, finalizzate all’ambizioso traguardo, “per il quale Vicenza ha sicuramente tutte le carte in regola per poter competere ai massimi livelli”.
Il traguardo è quindi fissato al 2024, dopo la rimodulazione del calendario a causa del Covid-19: nel 2020 infatti, era stata nominata Capitale della Cultura Parma, che essendosi trovata in seguito alla pandemia, nell’impossibilità di portare avanti il programma di eventi e di iniziative, è stata riconfermata Capitale anche per il 2021.
Per il 2022, si è aggiudicata il titolo l’isola di Procida, lasciando a bocca asciutta il Veneto con Verona e Pieve di Soligo, che ci avevano sperato fino all’ultimo. Per il 2023 si è deciso di assegnare il riconoscimento alle città di Bergamo e Brescia, “come segno di riscatto dalla pandemia da Covid-19”, che le ha colpite in modo particolarmente grave.
Come sempre accade in questi casi, oltre alla soddisfazione del traguardo, della conquista del titolo ambito, il progetto deve essere inteso anche come “una preziosa opportunità per mettere a punto un nuovo percorso e per tracciare una strada per il futuro della città. Un risultato concreto e perseguibile al di là dell’esito del bando”, come ha voluto sottolineare il Sindaco Francesco Rucco.
E probabilmente facendo tesoro di quanto accaduto a Verona, il Sindaco Rucco ha fatto in modo che l’intera città fosse coinvolta in modo capillare sin da subito, riunendo “il mondo della Cultura, dell’Arte, dell’Architettura, della Formazione e dell’Impresa, del Turismo, per cercare di studiare e pianificare i passaggi chiave per il rilancio culturale e turistico della città dopo la drammatica esperienza pandemica”.