VicenzaOro ha chiuso i battenti ieri con pareri tutto sommato positivi. Quest’anno, il solo fatto di esserci stati, di aver potuto tornare ad esporre, è sembrato un mezzo miracolo e, in effetti bisogna ammettere che agli organizzatori di Italian Exibition Group, non sono mancati coraggio e determinazione. Molte altre Fiere hanno scelto semplicemente di rimandare tutto all’anno prossimo.
Pur con tutte le difficoltà del caso, le norme anti-Covid e la turbolenza dei mercati, VicenzaOro conferma la sua capacità attrattiva e la rilevanza strategica per gli operatori del mondo per creatività, innovazione, formazione design e territorio.
Certo i numeri attuali, anche se non ancora disponibili, saranno sicuramente lontani da quelli dell’edizione dello scorso gennaio 2020, dove Vicenza si era posizionata al primo posto nel mondo per numeri e contenuti.
IEG tramite VOICE (VicenzaOro Community Event) piattaforma di comunicazione e business, è comunque riuscita a riunire 370 aziende e 100 speakers autorevoli, organizzando 600 incontri cosiddetti “business matching”. Le visualizzazioni sui canali digitali sono state oltre 3 milioni e mezzo.
Nella giornata di chiusura c’è stato anche un intervento in streaming del Ministro degli esteri Luigi Di Maio, che ha rilanciato il Patto per l’export con finanziamenti agevolati per la imprese esportatrici: argomento Interessante per le aziende orafe italiane, che esportano mediamente 87% della loro produzione.
Eccezionali e articolati i dispositivi sul fronte della sicurezza, che hanno tenuto lontano ladri e rapinatori.