Walter Veltroni sarà il nuovo presidente della giuria dei Letterati del Premio Campiello 2021, il premio letterario di Confindustria Veneto. Politico, scrittore, giornalista, regista ed editorialista del Corriere della Sera, Veltroni è stato anche Direttore dell’Unità, Vicepresidente del Consiglio, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Sindaco di Roma ed è stato designato alla giuria dei Letterati, da Enrico Carraro, presidente di Fondazione Campiello e di Confindustria Veneto.
Oltre a Veltroni, nella 59ª edizione del Premio letterario, entreranno in giuria anche Edoardo Camurri, scrittore, autore e conduttore e Daria Galateria, scrittrice, accademica e traduttrice.
Veltroni, che si augura per la prossima estate il ritorno alla normalità, è convinto che dopo l’edizione in streaming del Premio 2020, il Premio 2021 possa rappresentare il nuovo corso, della rinascita, del Campiello di nuovo in presenza. Dovendo cercare qualcosa di buono che questo virus ha portato o insegnato, potremmo dire che, tra restrizioni e lockdown, molte persone hanno riscoperto il piacere della lettura, incrementando le vendite dimolte case editrici e la passione per i libri.
Veltroni ha espresso la sua gratitudine al Presidente Carraro per averlo nominato alla presidenza della giuria di un Premio, che secondo lui ha il grande merito di far convivere la selezione dotta dei Letterati con quella emozionale dei 300 lettori anonimi, che garantiscono al Campiello un equilibrio tra armonia e accessibilità. Ogni romanzo infatti viene esaminato in base alla qualità del linguaggio, della scrittura e della forza narrativa.
Tra gli scrittori della sua formazione, Veltroni ha menzionato Italo Calvino, Elio Vittorini, Natalia Ginzburg e Cesare Pavese: “Il Premio Campiello si inaugurò con Primo Levi, vincitore nel 1963, con La Tregua. Un libro che ho letto da ragazzo e che mi ha molto segnato”.
“Mi piacerebbe molto una sinergia tra Biennale Cinema e Campiello, ma anche con tutta la Biennale. Credo che Roberto Cicutto e Alberto Barbera quest’anno abbiano fatto un lavoro straordinario con la Mostra del Cinema: Venezia è riuscita a resistere anche nell’anno più difficile, realizzando comunque la Mostra”.