Sarà un’estate “calda” per i lavoratori della Whirlpool. Ieri mattina è arrivato infatti l’annuncio, da parte della multinazionale statunitense, dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 340 operai della stabilimento di via Argine a Napoli.
Al Mise, nel corso del tavolo convocato dal governo, i vertici della Whirlpool hanno riconfermato che “lo stabilimento è diventato insostenibile”. Da qui la rottura e la disperata iniziativa degli operai partenopei che, cogliendo al volo l’occasione della visita del premier Mario Draghi al carcere di Santa Maria Capua Vetere, si sono messi in macchina e hanno raggiunto il piazzale del penitenziario casertano.
Hanno quindi improvvisato un blocco stradale sulla via Appia nel tentativo di convincere le autorità governative ad incontrarli. “Draghi ci ha detto che la decisione della Whirlpool di avviare la procedura di licenziamento per i dipendenti dello stabilimento di Napoli rappresenta un grave e inaccettabile sgarbo istituzionale”.
Queste le parole del segretario della Uilm Campania Antonello Accurso al termine dell’incontro con il premier, assieme agli altri due sindacalisti Raffaele Apetino (segretario Fim-Cisl Campania) e Rosario Rappa (Fiom-Cgil Napoli). “Il Presidente del Consiglio – ha aggiunto Accurso – si è impegnato a trovare una soluzione industriale alla vertenza, assicurando che si impegnerà personalmente”.
“In questi mesi – ricorda la viceministro allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde – sono stati messi a disposizione dell’azienda decine di milioni di euro di supporto da parte del governo, che rinnova l’impegno a lavorare lealmente, con la cassa integrazione gratuita fino ad ottobre e un piano di reindustrializzazione, su cui stiamo già lavorando. Questa scelta dell’azienda è incomprensibile”. “Non mollo io – dice ancora Todde – e non mollano i lavoratori. Riconvocherò un tavolo in tempi brevi, ora subito interlocuzioni con sindacati. L’azienda non può comportarsi così”. Soprattutto dopo la Whirlpool, in prima battuta, aveva manifestato la volontà di ricorrere alle tredici settimane di cassa integrazione previste dall’avviso comune sottoscritto il 29 giugno scorso da governo e sindacati.
“Nel giro di pochi giorni – dice il leader della Cgil Maurizio Landini – è la terza multinazionale associata a Confindustria che invece di rispettare l’impegno sottoscritto a Palazzo Chigi e utilizzare gli ammortizzatori sociali gratuiti scarica sui lavoratori e sul paese la scelta di delocalizzare le produzioni fuori dall’Italia” .
“Le lavoratrici e i lavoratori di Napoli – annuncia il leader della Fiom di Napoli, Rosario Rappa – risponderanno con forza e con iniziative esemplari”. Giovanni Sgambati e Vera Buonomo, rispettivamente segretario generale e regionale della Uil Campania, sostengono che “l’azienda ha dimostrato nuovamente la volontà di non ascoltare i lavoratori e soprattutto quella di disattendere gli accordi, compreso l’avviso comune sottoscritto le scorse settimane”.
La Whirlpool, dal canto suo, mette sul piatto i numeri registrati dalla multinazionale: “In Italia Whirlpool ha investito più di 280 milioni di euro dal 2018 ad oggi e impiega più di 5600 persone, rispettivamente il 12% e oltre 1600 in più di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2021”.
La battaglia si preannuncia lunga e senza esclusione di colpi.